Chi gioca al Divin sa che, prima o poi, vedrà sparire qualche suo giocatore per motivi sconosciuti; quel giocatore per cui magari ha fatto il tifo, per cui ha esultato ad un gol al 90esimo in Pro Belvedere Vercelli-Pergolettese, o quel giovane di belle speranze pescato in Lega Pro e del quale auspicava una carriera folgorante. Questa rubrica mira a ritrovare questi "talenti" e a chiedere direttamente a loro: "ma che fine hai fatto?"
A tu per tu con... MARCO CROCE
- Oggi con noi c'è Marco Croce che ha accettato di rispondere alle nostre domande; iniziamo come al solito con l'excursus della tua carriera.
- Sono Marco Croce ho 27 anni sono cresciuto nel Giulianova Calcio facendo il settore giovanile e vincendo uno scudetto berretti per poi esordire in prima squadra in C1 a 18 anni. Lì ho fatto 6 anni di prima squadra tra C1 e C2 vincendo un campionato. Poi mi sono trasferito ad Aprilia in C2 facendo due anni e arrivando sempre ai play-off. Infine l'anno scorso sono stato a Poggibonsi sempre in C2 ma non siamo riusciti a salvarci ed ora sono qui a Macerata!
- Alla Maceratese, in queste prime 4 giornate hai già messo a segno due gol e siete a punteggio pieno. Perché hai scelto questa destinazione? Non ci sono state squadre di Lega Pro interessate?
- Ho firmato qui già ai primi di giugno.... Qualche squadra di Lega Pro mi aveva accennato qualcosa però devo dire che sono stato convinto dall'ottimo progetto della Presidentessa Tardella, del direttore Gagliardini e del Mister Magi... se ci aggiungo la passione della piazza di Macerata posso dire che non ho esitato un istante a firmare.
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- Cosa pensi della riduzione delle squadre avvenuta quest'anno in Lega Pro?
- Secondo me è giusta l'idea di avere meno squadre professionistiche, però sono stati sbagliati i modi e i tempi: mi riferisco al campionato scorso quando sono stati effettuati molti ripescaggi per poi formulare un campionato storicamente "unico" con 9 retrocessioni per girone. Un campionato unico e direi scandaloso...
- Puoi chiarirci perché ritieni giusto avere meno squadre professionistiche?
- Perché il sistema non era più in grado di reggere e in un momento così di crisi penso sia stato giusto ridurre le squadre. Ma non ritengo giusta la regola che favorisce chi fa giocare i giovani per ottenere contributi. Sono del parere che se i giovani sono bravi giocano lo stesso, "obbligarli" a giocare crea solamente illusione.
- Nel nostro gioco sei considerato un centrocampista schierabile al centro e a destra; nella realtà sei...?
- Un centrocampista centrale sia nei moduli a quattro che a tre dove posso anche fare la mezzala. Mi piace molto giocare la palla ma sono attento anche alla fase difensiva.
- Mi permetto una digressione personale: vivo ad Aprilia e sono venuto allo Stadio un'unica volta il giorno di Aprilia - Teramo, semifinale dei playoff 2013, finita 0-1. Cosa ricordi di quella partita?
- Una partita "maledetta"... Ricordo tutto: venivamo dall'1-1 dell'andata a casa loro ma non riuscimmo a ripetere la stessa prestazione e subimmo il gol a 5 minuti dalla fine, una mazzata. All'ultimo minuto abbiamo avuto due occasioni clamorose per pareggiare che ci avrebbero fatto passare il turno, ma Serraiocco fece miracoli. E' andata cosi, un dispiacere enorme.
- Quali partite nella tua carriera hanno lasciato ricordi indelebili?
- In positivo sicuramente l'esordio in Giulianova - Vis Pesaro. Poi il primo gol tra i professionisti in Salernitana - Giulianova che fini 2-1 e poi anche il giorno della vittoria del campionato a Giulianova, avevamo di fronte il Prato: sicuramente la piu emozionante. Negativa l'hai detto tu: quel maledetto Aprilia - Teramo.
- Dieci anni di carriera in Lega Pro, ne avrai visti di calciatori validi; chi dobbiamo tenere d'occhio secondo te?
- Posso dirti qualcuno con cui ho giocato: Dezi, ora al Crotone in B, giocava con me al Giulianova ed è quello che più mi ha impressionato. Poi Christian Buonaiuto che ora è al Teramo ed è molto molto bravo, Elio Calderini anche se non è più giovanissimo, penso possa ancora fare il salto di qualità. Infine Luca Baldassin con cui ho giocato l'anno scorso a Poggibonsi ed ora è al Lumezzane e poi Daniele Ferri Marini con cui gioco insieme da tre anni e secondo me puo arrivare in categorie importanti.
- E qualcuno ancora più giovane, magari visto sui campi della primavera della Maceratese o del Poggibonsi in questi anni?
- Ti dico Lorenzo De Grazia, che gioca qui con me ed è un 1995, davvero promettente.
- Partecipi a qualche fantacalcio (con gli amici, online, ecc.) e se si, hai mai fatto un fantacalcio con giocatori di Lega Pro?
- Fantacalcio con amici con la Gazzetta. Ma con giocatori di Lega Pro no.
- Se ti dico che c'è gente che gioca e ha giocato sui tuoi voti, quando eri in Lega Pro e che in pratica le tue prestazioni spostano sia i risultati della tua squadra reale, ma anche i risultati del "fantacalcio" di qualcuno che ti ha in rosa, che effetto ti fa?
- Fa piacere sia in positivo che in negativo. Però ti dico la verita: non ne ero a conoscenza.
- Hai due desideri da poter esaudire: il primo è giocare in Serie A, il secondo...?
- Quello di giocare in serie A è il sogno che ho fin da quando ero bambino; l'altro e'quello di riuscire a giocare insieme a mio fratello Daniele che ora gioca in serie A con l'Empoli.
Ringrazio Marco perché oltre a rendersi immediatamente disponibile all'intervista, mi ha permesso un colloquio rapido ma completo; da parte mia e del Divin Soccer Game, un in bocca al lupo sincero per rivederlo presto nel professionismo (e nel nostro gioco).
Si ricorda che le statistiche riportate nel box del calciatore fanno riferimento alle regolamentazioni e alle storicizzazioni del Divin Soccer Game.
Cenni Divini:
Marco Croce è attualmente tesserato nel Moky Primavera, con un contratto da 252.000 euro annui fino a fine stagione. Ha iniziato la sua carriera divina nel Sex Gate Primavera nella stagione 2009-2010, trasferendosi nella squadra attuale ad ottobre 2010, per 1,2 milioni di euro.
Simone Morelli - 29/09/2014
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